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Posts written by rossarossana

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    Vendo a 6 euro non compreso di spese spedizione.
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    Scottate 4 patate a fettine in acqua bollente saltata per 2 min. Pulite 1 porro e tagliatelo a rondelle. Rosolate 600 g di guancia di manzo a pezzetti e il porro con 10 g di burro e 4-5 foglie di salvia. Salate e pepate.
    Sistemate metà patate in una pirofila imburrata, poi la carne con i porri, quindi il resto delle patate: irrorate con 20 g di burro fuso e bagnate con 400 ml di brodo caldo.
    Coprite con l'alluminio e infornate a 160° per 45'.
    Scoprite, cospargete con 30 g di gherigli di noci tritati, passate qualche minuto sotto il grill e servite.
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    Tritate uno spicchio d'aglio con un ciuffo di prezzemolo e 1 rametto di rosmarino e soffriggeteli in un tegame con 4 cucchiai d'olio.
    Unite 1 kg di coniglio a pezzi e rosolateli a fuoco vivo per 10', girandoli spesso.
    Bagnate con un bicchiere di vino bianco, unite 6 pomodori spezzati, sale, pepe e cuocere a fiamma dolce per 25', bagnando di tanto in tanto con brodo caldo.
    Aggiungete 300 g di cicerchie lessate, sale e continuate la cottura per 15', bagnandolo ancora con un po' di brodo.
    Servite caldo
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    Riunite nel mixer 50 gr di mollica di pane, 120 g di yogurt greco, 10 g di miele, 10 foglie di prezzemolo, sale, pepe, 2 cucchiai di olio e 3 cucchiai d'acqua: frullare fino a ottenere una salsina omogenea, Lavate le foglie di 2 crespi di invidia rossa, sciacquate 300 g di cimette di broccolo e tagliatele a fettine.
    Riducete a julienne 1 porro pulito e trasferitelo per qualche istante in acqua e ghiaccio. Riunite tutte le verdure in un piatto da portata. Completate con 2 grappoli di ribes sgranato e la salsina di yogurt preparata.
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    Un diamante si giudica attraverso quattro caratteristiche che si combinano in molti modi.
    Peso in carati La parola carato ha origine come unità di peso naturale: è il seme dell'albero del carrubo. I diamanti erano tradizionalmente pesanti con questi semi, caratterizzati dall'avere tutti lo stesso peso, fino a che il sistema fu unificato e un carato fissato a 0.2 grammi. Un carato è diviso in 100 "punti"
    Purezza E' il termine usato per indicare fino a quale grado il diamante è privo di inclusioni, cioè tracce di carbonio non cristallizzato e altri cristalli. Esistono 4 principali sistemi di graduazione internazionali per classificare i diamanti:
    GIA, CIBJO, Scan D.N. e ISO.
    Colore La maggior parte dei diamanti è incolore, ma alcuni possono avere sfumature di colore.
    Taglio E' ciò che permette alla pietra di sprigionare la massima quantità di luce. Fu Marcel Tolkowski, nel 1919, a definire il moderno taglio a brillante nel numero delle faccette, nella loro disposizione e nei criteri angolari. Pur con alcune varianti, come il recente "Leo cut" che prevede 66 faccette invece di 58, il taglio di Tolkowski retaglio_diamanti_valutazione-1sta ancora un riferimento fondamentale. Il taglio brillante è il più conosciuto, ma esiste un ampia varietà di forme che va dalle più classiche, come la goccia e l'ovale, alle più fantasiose, come i tagli a fiore.
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    diamante_2La struttura di questa pietra è ancora misteriosa.
    Con la grafite, è l'unica forma in cui il carbonio si è cristallizzato e o ha fatto in modo tanto particolare da originare elementi con caratteristiche uniche.
    I Greci lo chiamavano "adàmas", l'indomabile ,e si può capire perché: è il prodotto naturale più duro che esiste, vince l'attacco dei più forti acidi o alcali, e possiede la più straordinaria capacità di riflettere, di frangere e disperdere la luce.


    LA SUA STORIA


    La storia del diamante ha inizio in India, circa 800 anni prima di C. Come in una favola, il racconto comincia con un " C'era una volta... in India una valle di diamanti, le cui pareti scoscese non permisero mai ad alcun uomo di raggiungerla per raccogliere i preziosi diamanti che vi crescevano come per incanto. Perciò si narra che gli abitanti dei dintorni lasciassero cadere dall'alto dei dirupi dei pezzi di carne, i quali spesso cadevano sulle gemme, imprigionandole. Così, quando un aquila avesse carpito uno di quei pezzi di carne, si sarebbe potuto seguirla fino al suo nido, in cui si sarebbe certo trovata qualche gemma".
    Si tratta di una leggenda che ha affascinato un po' tutti, nel corso dei secoli, anche se le cose, forse, andarono un po' diversamente. I diamanti indiani hanno sempre origine alluvionale, incapsulati nell'arenaria e nei conglomerati.

    La cura del vostro diamante

    I diamanti hanno bisogno di attenzione per mantenere inalterata la loro bellezza.
    Un diamante pulito, non solo riflette meglio la luce, ma sembra anche più grande rispetto ad una pietra rovinata al contatto con la pelle, saponi e cosmetici.
    La pulizia andrebbe fatta una volta al mese.
    Oltre al metodo ad immersione veloce, che consiste nell'utilizzo di un apparecchio con apposito liquido per mettere a bagno i vostri gioielli, potete preparare da sole un semplice bagno detergente. E' sufficiente mettere un po' di liquido detergente delicato in una bacinella di acqua e pulire delicatamente il diamante, con uno spazzolino da denti, tenendolo immerso nell'acqua. Al termine, risciacquatelo con acqua corrente tiepida e asciugate accuratamente.
    In alternativa, potete preparare una soluzione di metà acqua fredda e metà ammoniaca in una tazza e immergere il diamante per 30 min. Toglietelo, strofinate leggermente e lasciatelo asciugare senza risciacquare.
    Ricordate di fare attenzione al contatto con candeggianti al cloro mentre fate i lavori domestici: al diamante non succederebbe nulla, ma la montatura potrebbe rovinarsi.
    Anche se durissimo, il diamante può venire danneggiato da un colpo troppo forte sulla direzione di sfaldatura, quindi attenzione a non indossarlo quando fate lavori pesanti. Infine, una volta all'anno, se possibile, portate diamanti dal vostro gioielliere per un controllo.
    Oltre a verificare che non vi siano segni di usura e che la montatura stia al suo posto, darà sicuramente una pulitura professionale.
    Fonte Gloria Belloni
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    L'happy hour, tradotto letteralmente l'ora felice, è la pratica, sempre più diffusa, di ritrovarsi nella fascia oraria che precede la cena presso bar, caffè e locali in genere per gustare un aperitivo e stuzzichini di vario genere.
    Si tratta di una situazione sociale e conviviale molto interessante che nasconde però qualche insidia nutrizionale.

    Invitanti e originali, gli aperitivi hanno il compito di stimolare l'appetito e la secrezione gastrica, ma anche il drink più leggero fornisce zuccheri e, se alcolico, alcol.
    Questi vanno ad incidere sul computo giornaliero delle calorie, quindi il primo suggerimento è quello di valutare attentamente l'apporto calorico di questa occasione alimentare.
    Tanto per fare due conti: cinque olive forniscono circa 30 kcal, ma se sono accompagnate da una ciotolina di patatine le calorie salgono a 140, valore che aumenta ulteriormente se vengono aggiunte le arachidi tostate e una bevanda analcolica o alcolica.
    Oltre ad avere un occhio attento nei confronti delle calorie, conviene valutare anche l'apporto di sale, sostanza che favorisce la secrezione gastrica, ma poco indicata in casi di ipertensione arteriosa o malattie cardiovascolari.

    Il rischio delle bollicine
    Durante l'happy hour, i sorvegliati speciali sono però gli aperitivi alcolici frizzanti, perchè l'assorbimento dell'alcol delle bevande alcoliche con le bollicine, a stomaco vuoto, è rapidissimo: comincia entro 15 minuti dall'assunzione e dopo circa mezz'ora il processo è terminato.
    Il fegato, seppur lavorando molto, non riesce a metabolizzare tutto l'alcol che entra nel circolo sanguigno e arriva al cervello con conseguente eccitazione, euforia e perdita di inibizione.
    Non c'è dubbio che l'alcol e le sostanze amarognole contenute in queste bevande favoriscano un aumento della secrezione salivare e gastrica, ma va ribadito un forte invito alla moderazione.
    La bassa temperatura alla quale sono serviti gli aperitivi diminuisce inoltre la percezione gustativa dell'alcol e questo induce ad aumentare le dosi con un apporto di alcol e zuccheri ancora maggiore.

    Scelte salutari
    Per rendere l'happy hour un'occasione equilibrata dal punto di vista nutrizionale occorre preferire gli aperitivi a base di frutta, magari diluiti e miscelati con acqua, ghiaccio o soda a seconda dell'estro di chi li prepara.
    Gli aperitivi alcolici, freschi e colorati, grazie alla presenza della frutta sotto forma di succo o in pezzi, mitigano la sete e forniscono preziosi nutrienti come le vitamine, i sali minerali e le sostanze antiossidanti che combattono l'invecchiamento cellulare.
    In abbinamento a queste bevande, sono ottimi gli stuzzichini a base di verdure grigliate e pane toscano abbrustolito: tanta fibra, buona sazietà e digeribilità, pochi grassi e calorie.
    Vi sono poi numerose altre sane proposte creative da :"spiluccare" durante il piacevole rito dell'happy hour: basti pensare alle bruschette, ai crostini, agli spiedini di frutta e di verdura, alle crocchette di pesce e legumi, alle insalate fredde di pasta e di riso, alle cruditè di verdure.
    Tra gli stuzzichini salarti sono da preferire i pop corn, decisamente meno calorici e grassi delle patatine e delle arachidi tostate.
    Per chi è particolarmente attento alla linea, i sottaceti sono dei sicuri alleati, in quanto forniscono pochissime calorie e allontanano con il loro sapore acidulo la voglie di dolce.

    HAPPY HOUR RICETTE BIMBI



    Aperitivo maracaibo
    Ingredienti:
    3 mango, 8 mandarini, 5 melograne, ghiaccio.
    Preparazione:
    - Sbucciare i mango e frullarne 2. Tagliare a fettine il mango rimasto.
    - Spremere i mandarini e 4 melograne, mescolare i due succhi.
    - Mettere nel fondo dei bicchieri la polpa frullata del mango e versare in ogni bicchiere il succo di mandarino e melograna.
    - Decorare ogni bicchiere con fettine di mango e chicchi di melograna.
    - Servire con un cubetto di ghiaccio, una cannuccia ed un cucchiaio.

    Aperitivo cremoso
    Ingredienti:
    4 noci, 1 banana. ghiaccio q.b., 150 g di succo di limone, 150 g. di latte.
    Preparazione:
    - Tritare le noci: 8 sec vel 7 e mettete da parte.
    - Mettere nel boccale la banana a pezzi , il ghiaccio , il succo di limone e il latte; frullare: 20 sec vel 7
    - Versare nel boccale e cospargere le noci tritate.

    Aperitivo alla frutta fresca:

    Ingredienti:
    5 cubetti di ghiaccio, 250 g di frutta fresca mista, 1 succo di 1 arancia, il succo di 1 limone, soda.
    Preparazione:
    - Tritare il ghiaccio 5 sec vel 8. Unire la frutta e frullare 10 sec vel 8
    - Versare succo di agrumi e soda: mescolare 10 sec vel 4

    Crostino mediterraneo

    Ingredienti:
    30 g acciughe, 1/2 spicchio aglio, 70 g di olive nere, 20 g capperi, 30 g tonno sott'olio sgocciolato, succo di 1/2 limone, 50 g olio extravergine d'oliva.
    Preparazione
    -Preparare la salsa. Frullare tutti gli ingredienti: 30 sec vel 8
    - Spalmare la salsa sui crostini e decorare con qualche oliva e cappero.

    Crostino in verde
    Ingredienti:
    1 dose di pesto alla genovese, 1 baguette, 200 g di ricotta, pinoli tostati.
    Preparazione
    - Preparare come da libro base il pesto genovese
    - Tagliare a fettine la baguette e spalmare su ogni fetta la ricotta, poi il pesto alla genovese
    -Decorare con qualche pinolo tostato.

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    Le piante d'appartamento sono generalmente specie tropicali che durante l'inverno riescono a sopravvivere all'interno delle case grazie al riscaldamento. L'importante è offrire loro la giusta umidità, il cui valore ottimale è intorno al 35%. Il metodo più semplice per formare umidità è quello di vaporizzare acqua sulle foglie con una certa regolarità. Anche raggruppare tutte le specie una accanto all'altra può essere utile, in quanto le foglie catturano e trattengono l'umidità di traspirazione delle piante vicine. Per di più, un gruppo vegetale ben assortito ha un maggiore effetto decorativo rispetto ad una collocazione dispersiva delle piante in diversi angoli della casa.

    Queste specie hanno inoltre bisogno di luminosità: collocarle quindi davanti alle finestre è una buona norma, facendo però attenzione alle correnti d'aria che possono danneggiare la pianta.

    Particolare attenzione deve essere inoltre posta nella preparazione del terriccio che va scelto in base alle esigenze della specie (a questo proposito il vivaista saprà fornire le giuste indicazioni)

    La coltivazione in vaso richiederà infine un periodico utilizzo di concimi, dato che le sostanze nutritive presenti nel contenitore si esauriscano in un arco di tempo più o meno breve, e un rinvaso annuale prima che inizi un nuovo ciclo vegetativo, cioè al momento dell'apparizione di nuovi germogli.
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    erba-cipollina
    Delicata e digeribile alternativa alla cipolla, l'Allium schoenoprasum è un erbacea facile da coltivare e resistente ai parassiti.
    Si semina su un substrato leggero e ben drenato.
    Le piantine devono essere poi trapiantate in vasi con terriccio più ricco. Le cure necessarie sono minime: occorre sfoltire i cespi troppo compatti, mantenere il terreno umido e concimarlo una volta al mese. Tutto l'anno si consumano gli steli sottili e cilindrici, senza reciderli alla base per favorire la ricrescita. I graziosi fiori viola estivi vanno tagliati e si possono usare per decorare i piatti.
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    Per maggiori esigenze igieniche
    In tempi di maggiore igiene, è essenziale una pulizia accurata delle mani. Questo detergente mani a base di prezioso e nutriente olio di semi d’uva e oli essenziali rinfrescanti deterge in maniera particolarmente delicata e efficace.

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    per una sensazione di igiene sicura e pelle curata

    Ottimo, consiglio
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    friends-1Friends è la sitcom cult NBC degli anni '90 che è diventata una delle serie TV più famose e amate di tutti i tempi. Composta da 10 stagioni, la serie ha vinto premi Emmy e Golden Globes. Rachel (Jennifer Aniston), Monica (Courteney Cox), Ross (David Schwimmer) Phoebe (Lisa Kudrow), Chandler (Matthew Perry) e Joey (Matt Le Blanc) sono sei amici che vivono a New York, condividono la casa, i sogni, gli amori, delusioni e speranze fra avventure tragicomiche e battute esilaranti. Il loro punto di ritrovo è il Central Perk, un café che vede passare al suo interno tutte le vicende personali e gli intrecci amorosi dei sei amici.
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    Il ricorso alle piante per difendersi dall'inquinamento domestico costituisce una soluzione molto utile, che naturalmente andrà affiancata da altri rimedi indispensabili per mantenere sana l'aria di casa, come arieggiare frequentemente le stanze, preferire arredi dove sono impiegati materiali naturali e vernici atossiche, utilizzare il più possibile detersivi biologici( acqua calda, aceto, bicarbonato, sapone in scaglie non profumato).
    Quanto alle specie da scegliere, esiste davvero l'imbarazzo della scelta.
    Chi ama le piante fiorite può optare per il CICLAMINO
    cyclamenok
    L'AZALEA INDICA
    azaleaindica_NG2
    che hanno la capacità di assorbire i gas chimici.
    In particolare contro il benzene è efficace lo SPATHIPHILLUM
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    insieme al FICUS BENJAMINA

    il PHOTOS
    scindapsus_aureus
    e la SANSEVERIA
    sanseveria-spaghetti-v12-1380-scaled
    questi ultimi tre validi anche per assimilare il fumo.
    In ufficio o in uno studio sarà molto utile la DRACAENA

    il cosiddetto "tronchetto della felicità", capace di assorbire il tricloroetilene, una sostanza chimica emessa da fotocopiatrici e stampanti.
    Per contrastare la presenza di formaldeide, si consiglia invece il FICUS ELASTICA ROBUSTA

    Ficus-elastica-Robusta
    e il PHILODENDRON
    philodendron-varieties-6-783x522
    mentre negli ambienti in cui l'aria è particolarmente secca a causa del riscaldamento si può optare per la CHRYSALIDOCARPUS LUTESCENS
    dypsis-lutescens-pianta-da-vaso-areca__0653973_PE708202_S5
    una pianta dal nome difficile ma molto conosciuta come una delle più diffuse palme da appartamento.
    Data la sua intensa traspirazione, rilascia umidità ed è quindi un rimedio contro l'irritazione delle vie respiratorie.
    Fonte: Maria Altemani

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    ]Studi recenti hanno dimostrato che i contaminanti nocivi che si annidano all'interno delle abitazioni sono talvolta più numerosi e insidiosi di quelli che si trovano all'esterno. Ne citiamo alcuni.
    La formaldeide
    E' un gas che evapora da arredi in truciolato, colle per moquette e tappezzeria, detersivi chimici; se supera la soglia di guardia ha un effetto irritante su occhi, naso e gola e aumenta il rischio di asma e tumore.
    L' ozono
    Oltre a quello che ci difende dai raggi ultravioletti, in quota stratosferica, esiste un ozono che si forma nell'aria urbana e in casa per la presenza di campi elettromagnetici( dovuti ad esempio al televisore acceso per lungo tempo, ma anche alle fotocopiatrici, stampanti laser, lampade al neon). Dà origine a stanchezza, mal di testa, tosse.
    Il fumo di sigaretta
    Spesso non basta aprire la finestra per eliminarlo, in quanto le sostanze nocive che si liberano impregnano tappezzeria, oggetti porosi e tessuti, soprattutto sintetici.
    Le fibre minerali artificiali
    Molti materiali fibrosi, utilizzati in edilizia, con il tempo si degradano disperdendo microfibre che, se respirate, vengono assorbite dalle mucose.
    In questo gruppo di materiali troviamo la lana di roccia, la lana di vetro e la lana minerale sfusa, che in genere vengono impiegate per l'isolamento e le controsoffittature. Se non è stata attuata una corretta installazione di questi materiali ( chiusi entro strati di altri materiali innocui che ne impediscano la dispersione) le conseguenze possono essere irritazioni della pelle, degli occhi, delle mucose e delle prime vie respiratorie, o, nei casi più gravi, malattie tumorali.
    Il radon
    E' un gas radioattivo che può essere presente nel terreno e in alcuni materiali di origine minerale usati nell'edilizia( come il gesso chimico). Penetra in casa attraverso tubature, fessure del pavimento e dei muri e favorisce l'insorgere di tumore ai polmoni.
    L'ossido di carbonio
    Può venire emesso dalla cucina a gas quando l'efficienza dei fornelli non è perfetta.
    Se la punta della fiamma è gialla invece che azzurra significa che i fornelli hanno bisogno di manutenzione.
    A questi pericolosi nemici domestici si devono poi aggiungere: le particelle di metalli pesanti (cadmio, piombo e titanio), spesso presenti, ad esempio, nelle vernici utilizzate per tinteggiare le pareti, o, ancora, le sostanze nocive come il BENZENE e il FENOLO, generati dalla degradazione dei detersivi chimici tensioattivi di sintesi derivati dal petrolio.[/size]

    Fonte : Maria Altemani

    Edited by rossarossana - 21/2/2021, 19:33
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    Le piante, lo sappiamo, depurano l'aria dell'atmosfera assorbendo anidride carbonica e rilasciando ossigeno, ma alcune specie hanno la peculiare capacità di purificare anche l'ambiente domestico, rimuovendo gli elementi inquinanti che aleggiano nelle stanze.
    In altre parole, vi sono piante che - oltre ad essere decorative e piacevoli alla vista- sono in grado di assimilare attraverso gli stami ( cioè i pori del tessuto vegetale) alcune sostanze tossiche per l'uomo. Vale quindi la pena di sfruttare appieno questa loro caratteristica, creando un angolo verde che funzioni come un piccolo impianto di depurazione e rendendo così più salubre l'aria della nostra casa.

    in foto : Ficus elastica robusta contrasta presenza di formaldeide
    Fonte: Maria Altemani

    Edited by rossarossana - 21/2/2021, 19:33
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    Non vi sono sostanziali differenze nutrizionali tra lo zucchero di canna e lo zucchero bianco, estratto dalla barbabietola, anche se il primo è leggermente meno calorico del secondo.
    Le differenze stanno nel gusto - più aromatico e delicato quello dello zucchero di canna - e nei metodi di lavorazione. Il saccarosio viene infatti estratto dalle canne per spremitura mentre dalle barbabietole tramite l'acqua. A differenza dello zucchero di canna grezzo, o integrale, lo zucchero biancon subisce inoltre, nella fase finale, il processo di decolorazione chimica.

    zucchero_canna_cover
9699 replies since 19/5/2006
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